La fine del supporto Windows 10 segna uno spartiacque importante non solo per gli utenti, ma soprattutto per le aziende che hanno costruito la propria infrastruttura IT su questo sistema operativo.
La data fissata da Microsoft non rappresenta soltanto la conclusione di una lunga fase tecnologica, ma apre scenari complessi in termini di sicurezza, compliance e gestione del ciclo di vita dei dispositivi.
In parallelo, l’ecosistema Windows si prepara a una nuova generazione di computer progettati nativamente con l’Intelligenza Artificiale integrata, i cosiddetti PC Copilot+, che promettono di ridefinire il concetto stesso di produttività digitale. Comprendere come queste due transizioni – la fine di un’era e l’inizio di un’altra – si intreccino, diventa oggi cruciale per chi deve pianificare scelte tecnologiche consapevoli.
Per chi gestisce il parco macchine aziendale o deve pianificare la propria strategia IT, la concomitanza tra la fine di Windows 10 e l’avvento degli AI PC rappresenta dunque un’occasione per riflettere: è il momento di limitarsi a colmare un gap di sicurezza o di cogliere l’opportunità di un salto evolutivo?
Vediamolo insieme.
Fine del supporto Windows 10: cosa significa davvero?
Con la fine del supporto, Microsoft smetterà di rilasciare aggiornamenti funzionali e innovazioni per Windows 10, concentrando tutti gli sforzi sulla nuova generazione di sistemi operativi e sui dispositivi di ultima generazione.
Questo non implica l’immediata inutilizzabilità del sistema, ma rappresenta un punto critico: senza aggiornamenti regolari, i PC diventano più esposti a vulnerabilità di sicurezza e incompatibilità future con software e applicazioni.
Non riguarda solo Windows 10: la pagina ufficiale include anche Windows 8.1 e Windows 7, già fuori supporto.
Quando verrà dismesso Windows 10?
Microsoft ha annunciato ufficialmente che il supporto a Windows 10 terminerà il 14 ottobre 2025. Fino a quella data gli utenti riceveranno gli aggiornamenti di sicurezza ordinari. Dopo, le aziende e i privati che vorranno continuare a utilizzare il sistema operativo potranno farlo solo attraverso programmi a pagamento di Extended Security Updates (ESU) disponibili fino al 13 ottobre 2026.
Microsoft 365 Apps su Windows 10 continuerà a ricevere aggiornamenti di sicurezza fino al 10 ottobre 2028.
Questo approccio è pensato per consentire alle organizzazioni di pianificare con gradualità la migrazione verso sistemi più moderni, ma rende chiaro come l’orizzonte di vita di Windows 10 sia ormai segnato.
La fine del supporto non è un semplice evento tecnico, ma un passaggio strategico che obbliga a ripensare in modo strutturale la gestione del parco IT, soprattutto per chi non può permettersi interruzioni di sicurezza o produttività.
Windows 10 fine supporto: cosa succede ai PC ancora in uso
La fine del supporto Windows 10 non significa che i computer smetteranno di funzionare dal giorno successivo. Gli utenti potranno continuare a utilizzare il sistema operativo, ma dovranno fare i conti con una serie di limitazioni crescenti.
Il primo e più evidente rischio riguarda la sicurezza: senza aggiornamenti regolari, ogni nuova vulnerabilità scoperta resterà priva di patch, aumentando l’esposizione a malware e attacchi informatici. Questo aspetto è particolarmente critico in contesti aziendali, dove la conformità alle normative e la protezione dei dati sensibili sono elementi imprescindibili.
Oltre al tema della sicurezza, ci sarà un progressivo calo di compatibilità con driver, applicazioni e periferiche. Molti software, soprattutto quelli professionali, richiederanno versioni più aggiornate di Windows per garantire piena funzionalità. Di conseguenza, mantenere in uso dispositivi non aggiornati comporterà inevitabilmente un costo nascosto in termini di inefficienza e minore produttività.
Microsoft offrirà comunque il programma di Extended Security Updates (ESU), che permetterà di ricevere aggiornamenti critici a pagamento per un periodo limitato, fornendo un margine di tempo a chi deve pianificare la transizione. Tuttavia, questa soluzione è solo un tampone: la direzione è chiara, e punta verso i nuovi sistemi e soprattutto verso i PC con Intelligenza Artificiale.
Il messaggio implicito di Windows è infatti che il futuro non risiede nel prolungare la vita di tecnologie ormai mature, ma nell’aprirsi a un nuovo ecosistema: quello degli AI PC, progettati per integrare Copilot e funzionalità avanzate di AI direttamente a livello hardware.
Fine supporto Windows 10: cosa fare per prepararsi
Con l’avvicinarsi della fine del supporto Windows 10, le aziende e i professionisti si trovano davanti a una scelta strategica: rimandare il cambiamento affidandosi a soluzioni temporanee, oppure pianificare subito la transizione verso piattaforme più moderne.
La seconda strada è senza dubbio quella più sostenibile nel medio-lungo periodo, perché consente di ridurre i rischi di sicurezza e di garantire continuità operativa.
Il primo passo è verificare la compatibilità dei propri dispositivi con Windows 11.
Molti PC relativamente recenti possono essere aggiornati senza necessità di sostituzione, beneficiando di un ambiente supportato e più sicuro. Nei casi in cui l’hardware non sia compatibile, diventa inevitabile valutare la sostituzione: un’opportunità per introdurre nel parco macchine i nuovi AI PC, progettati per integrare nativamente Copilot e sfruttare l’Intelligenza Artificiale direttamente sul dispositivo.
Per le aziende, questo rappresenta anche il momento ideale per rivedere le proprie politiche IT: dalla gestione degli endpoint alla protezione dei dati, fino all’adozione di strumenti collaborativi basati sul cloud. Rimandare questa analisi significherebbe rischiare maggiori costi futuri, sia in termini economici che di efficienza.
L’arrivo degli AI PC: la nuova generazione di computer con Intelligenza Artificiale
Se la fine del supporto Windows 10 segna la chiusura di un ciclo tecnologico, l’arrivo degli AI PC inaugura l’inizio di una nuova era.
Microsoft ha infatti presentato i Copilot+ PC, dispositivi pensati per integrare nativamente l’Intelligenza Artificiale a livello hardware e software, aprendo la strada a un utilizzo del computer radicalmente diverso da quello a cui siamo abituati.
Gli AI PC non sono semplicemente PC più potenti, ma sistemi progettati per eseguire modelli di AI direttamente sul dispositivo, grazie a processori dotati di NPU (Neural Processing Unit) dedicate. Questa architettura consente di ridurre la dipendenza dal cloud, aumentando al tempo stesso velocità, efficienza energetica e sicurezza dei dati.
Il risultato è un’esperienza fluida in cui le funzionalità di Copilot diventano parte integrante delle attività quotidiane: dalla scrittura assistita alla gestione intelligente delle riunioni, dal ritrovamento immediato dei file con Recall fino al supporto creativo con applicazioni come Paint o Photoshop ottimizzate per l’AI.
Con i PC Copilot, Microsoft definisce un vero cambio di paradigma.
Il computer diventa un assistente proattivo capace di comprendere il contesto, anticipare le esigenze e offrire suggerimenti in tempo reale. Per aziende e professionisti, questo significa un salto di qualità nella produttività e nella collaborazione, con benefici concreti anche in termini di sicurezza e conformità normativa.
Il messaggio è chiaro: gli AI PC rappresentano l’opportunità di abbracciare il futuro della tecnologia, trasformando il PC da semplice strumento di lavoro a compagno intelligente e indispensabile.
PC Copilot: come l’AI integrata cambierà l’esperienza Windows
Con l’arrivo dei PC Copilot, l’Intelligenza Artificiale non sarà più un componente accessorio, ma diventerà parte integrante del modo in cui utilizziamo i computer.
Lavorare, creare, comunicare e gestire processi aziendali cambierà radicalmente: le attività ripetitive saranno automatizzate, le decisioni potranno contare su suggerimenti contestuali basati sui dati e l’esperienza digitale diventerà più intuitiva e personalizzata.
Il futuro non si limiterà a strumenti più veloci o sicuri, ma a un vero salto culturale: il PC diventerà un partner in grado di apprendere dalle nostre abitudini e di migliorare costantemente la produttività.
In azienda questo si tradurrà in processi più agili, minori rischi operativi e una maggiore capacità di innovare. Per i singoli professionisti, significherà avere sempre a disposizione un assistente intelligente pronto a ottimizzare tempi e risorse.
Mentre la fine del supporto Windows 10 ci ricorda che ogni tecnologia ha un ciclo di vita limitato, i PC con Intelligenza Artificiale rappresentano l’inizio di un ecosistema destinato a ridefinire il rapporto tra persone e tecnologia.
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