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Le fideiussioni in blockchain stanno diventando una realtà sempre più concreta anche nel settore degli appalti pubblici. Con l’arrivo del nuovo codice appalti 2025, si apre la strada all’utilizzo di garanzie digitali e cauzioni elettroniche, riconosciute legalmente grazie all’impiego di tecnologie come la blockchain e i registri distribuiti.

Ma cosa cambia davvero per imprese, enti e stazioni appaltanti? Come funzionano le nuove fideiussioni digitali e quali vantaggi offrono rispetto a quelle tradizionali?

In questo articolo analizziamo le novità normative introdotte dal correttivo al codice appalti, i benefici concreti per la digitalizzazione degli appalti pubblici e le soluzioni tecnologiche già disponibili per gestire documenti e garanzie in modo sicuro, trasparente e certificato.

 

Le fideiussioni in blockchain entrano nel nuovo codice degli appalti 2025

Con il nuovo decreto appalti 2025, le fideiussioni in blockchain entrano ufficialmente nel panorama normativo italiano, segnando un punto di svolta nella digitalizzazione degli appalti pubblici.

Il correttivo al Codice ha, infatti, introdotto la possibilità di presentare garanzie fideiussorie e cauzioni digitali in formato elettronico, valide ai fini della partecipazione alle gare, dell’esecuzione dei contratti e del collaudo finale.

Si tratta di un cambiamento significativo che apre le porte a una gestione più trasparente, tracciabile e sicura delle garanzie, anche grazie all’utilizzo di tecnologie DLT (Distributed Ledger Technologies) come la blockchain.

L’impiego della blockchain permette inoltre di integrare processi come la notarizzazione di un documento, fondamentale per certificare l’autenticità e l’immutabilità delle fideiussioni digitali, assicurando il rispetto degli standard normativi e la piena conformità legale.

L’introduzione di questi strumenti nel Codice Appalti rappresenta un passo decisivo verso un procurement pubblico più efficiente e digitale, in linea con le direttive europee e gli obiettivi del PNRR.

 

Cosa cambia per imprese e PA con le nuove garanzie digitali nel correttivo appalti 2025

L’introduzione delle fideiussioni in blockchain e delle cauzioni digitali nel nuovo decreto appalti 2025 non è solo un aggiornamento tecnico: si traduce in nuovi obblighi operativi e opportunità concrete per tutti i soggetti coinvolti nel ciclo dell’appalto pubblico.

Per le imprese, si apre la possibilità di presentare garanzie fideiussorie digitali più rapide da emettere, più sicure e facilmente verificabili.

Questo significa minori tempi di attesa, meno burocrazia e maggiore trasparenza nei confronti delle stazioni appaltanti. Allo stesso tempo, sarà necessario adeguare i propri processi interni e dotarsi di strumenti affidabili per la notarizzazione dei documenti e la certificazione digitale delle garanzie.

Per le Pubbliche Amministrazioni, si amplia la capacità di verifica e controllo.

L’adozione di sistemi digitali interoperabili permetterà un monitoraggio in tempo reale dell’autenticità delle garanzie, riducendo il rischio di fideiussioni false o non valide.

Tuttavia, le PA dovranno affrontare anche una fase di transizione, che include formazione del personale, aggiornamento delle piattaforme digitali e definizione di nuovi workflow operativi.

Infine, per banche, assicurazioni e soggetti garanti, la sfida sarà adeguare i propri strumenti di emissione e gestione delle garanzie agli standard richiesti, adottando soluzioni basate su blockchain in grado di garantire trasparenza, tracciabilità e validità legale a livello europeo.

Questa trasformazione richiede un cambio di mentalità e l’adozione di tecnologie in grado di supportare una digitalizzazione degli appalti pubblici reale e sostenibile.

 

Fideiussioni digitali su blockchain: quali vantaggi reali per il sistema degli appalti?

L’introduzione delle fideiussioni digitali su blockchain nel contesto degli appalti pubblici rappresenta molto più di una semplice innovazione tecnica: è un cambio di paradigma nella gestione delle garanzie. La loro adozione, prevista dal nuovo decreto appalti 2025 che è entrato in vigore il 1° Gennaio 2025, offre benefici tangibili sia per le stazioni appaltanti, sia per gli operatori economici.

Uno dei principali vantaggi è la trasparenza: grazie alla natura distribuita e immutabile della blockchain, ogni fideiussione può essere verificata in tempo reale da tutte le parti coinvolte, riducendo drasticamente il rischio di frodi e falsificazioni.

Inoltre, l’intero ciclo di vita della garanzia – emissione, gestione, escussione – può essere automatizzato tramite smart contract, il che rende i processi più rapidi, efficienti e meno soggetti a errori umani o discrezionalità. Questo contribuisce alla digitalizzazione degli appalti pubblici in linea con gli obiettivi del PNRR.

Per gli operatori economici, le garanzie digitali significano meno burocrazia, tempi ridotti per la presentazione della documentazione e maggiore certezza giuridica. Per le PA, un controllo più semplice, tempestivo e sicuro delle garanzie presentate.

Infine, l’adozione di fideiussioni in blockchain rende il sistema degli appalti più competitivo e affidabile, aprendo a una gestione delle garanzie più moderna, interoperabile e conforme ai requisiti europei.

 

5 sfide da superare per rendere le fideiussioni digitali una realtà negli appalti pubblici

Se i benefici delle fideiussioni in blockchain sono evidenti (trasparenza, sicurezza, automazione), l’adozione su larga scala di queste garanzie digitali incontra ancora diversi ostacoli, sia a livello tecnico che organizzativo.

Il nuovo decreto appalti 2025 apre la strada a un sistema più moderno, ma la piena attuazione richiederà tempo, investimenti e un cambiamento culturale.

Tra le principali sfide aperte troviamo:

  1. Competenze digitali insufficienti
    Molti enti pubblici e operatori economici non dispongono ancora delle competenze necessarie per gestire strumenti avanzati come le fideiussioni digitali o i processi di notarizzazione di un documento su blockchain. Serve formazione specifica e diffusione di buone pratiche operative.
  2. Resistenze al cambiamento nei processi consolidati
    La digitalizzazione spesso si scontra con abitudini radicate e flussi di lavoro non ancora pronti a integrare nuove tecnologie. In particolare, nelle PA locali, la transizione potrebbe essere più lenta.
  3. Interoperabilità tra sistemi e piattaforme
    Affinché le cauzioni digitali siano pienamente efficaci, devono potersi integrare con i portali di e-procurement, i sistemi informativi degli enti pubblici e gli strumenti di verifica adottati dai soggetti garanti.
  4. Incertezza normativa a livello europeo
    Nonostante il quadro italiano sia in evoluzione, manca ancora una regolamentazione pienamente armonizzata a livello UE per la gestione delle garanzie su blockchain, con effetti sulla validità transfrontaliera.
  5. Scalabilità tecnologica e infrastrutture digitali
    La gestione massiva di fideiussioni digitali richiede soluzioni robuste, scalabili e sicure. Non tutti gli attori sono pronti a sostenere questo tipo di carico tecnologico.

Superare queste criticità sarà fondamentale per rendere le fideiussioni in blockchain una prassi diffusa e consolidata nel sistema degli appalti pubblici. È qui che entrano in gioco strumenti affidabili e partner tecnologici in grado di accompagnare aziende e PA in un percorso di transizione consapevole e sostenibile.

 

Perché la notarizzazione digitale è fondamentale per la validità delle fideiussioni su blockchain?

Affinché una fideiussione digitale sia accettata in una gara pubblica, non basta che sia emessa tramite un’infrastruttura tecnologica avanzata: deve essere legalmente valida, verificabile e immutabile. È qui che entra in gioco la notarizzazione digitale, elemento tecnico e giuridico essenziale nel processo di gestione delle garanzie fideiussorie su blockchain.

Tramite la notarizzazione, ogni documento — che si tratti della fideiussione stessa, della polizza o degli allegati — viene certificato con marca temporale, firma digitale e inserimento su registro distribuito, rendendolo non modificabile e facilmente controllabile dalle stazioni appaltanti.

Questo consente:

  • la piena conformità con il nuovo decreto appalti 2025, che richiede tracciabilità e autenticità delle cauzioni digitali;
  • la verifica immediata dell’integrità del documento, anche in contesti cross-border, in linea con gli standard europei;
  • la semplificazione dei controlli amministrativi, con riduzione del rischio di contestazioni o invalidazioni formali.

In assenza di un processo di notarizzazione documentale, una garanzia emessa in formato digitale non avrebbe le caratteristiche necessarie per essere considerata affidabile e opponibile a terzi. Per questo, la blockchain non è solo lo strumento che ospita i dati, ma il registro notarile decentralizzato che ne garantisce la validità nel tempo.

 

IuScribo: la soluzione per la notarizzazione e gestione delle garanzie digitali

Nel nuovo contesto normativo delineato dal decreto appalti 2025, strumenti come IuScribo rappresentano una risposta concreta alle esigenze di imprese, PA e operatori finanziari che vogliono gestire in modo sicuro, tracciabile e conforme le proprie fideiussioni in blockchain.

IuScribo è una piattaforma pensata per la notarizzazione e certificazione digitale dei documenti, progettata per garantire la validità legale e l’immutabilità delle informazioni attraverso tecnologie multi-blockchain.

Grazie alla sua architettura flessibile, permette di certificare qualsiasi documento, tra cui garanzie digitali e cauzioni, tramite marca temporale e firma elettronica qualificata, assicurando che ogni atto sia verificabile, opponibile e non alterabile nel tempo.

 

Funzionalità principali di IuScribo

  • Notarizzazione di documenti digitali su blockchain
  • Marca temporale qualificata e firma digitale
  • Infrastruttura multi-blockchain per massima flessibilità e sicurezza
  • Archiviazione crittografata e consultazione immediata delle garanzie

Vantaggi per aziende, PA e istituti finanziari

  • 10% di sconto sul costo della garanzia fideiussoria in base al D. Lgs. 36/2023 – Nuovo Codice dei Contratti
  • 40% di risparmio rispetto alle soluzioni concorrenti per la notarizzazione
  • Spazi e file illimitati, senza restrizioni
  • Più compliance grazie all’integrazione con SPID e CIE per l’autenticazione digitale

Conformità e integrazione

IuScribo è progettato per essere conforme ai requisiti del nuovo codice appalti 2025 e agli standard europei (eIDAS, GDPR), garantendo integrazione rapida con i sistemi esistenti. Ciò consente agli operatori economici di adeguarsi facilmente alla normativa senza stravolgere le proprie procedure interne.

 

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